“Un’insalata impreziosita dal cappero, un piatto di minestra toccato dalla raffinatezza dell’ammogghiu, un pranzo condito con un bicchiere di vino solare e un “bacio” di ricotta ispirato dal passito il cui assaggio s’attarda a cogliere umori segreti: anche questa è una Pantelleria da condividere con gelosa prudenza e al tempo stesso da esportare con orgoglio soprattutto negli estatici racconti d’inverno.
Quando agli amici ammutoliti si racconta: Io c’ero…
Io ci tornerò… Forse per sempre…”
Italo Cucci